Il Cavalier Calabrese
Qualche giorno fa ho avuto la possibilità di visitare la mostra “Mattia Preti. Della fede e umanità“, che si teneva a Taverna, bellissimo paese della presila catanzarese dove l’artista nacque nel 1613, esattamente 400 anni or sono. Per me è stata un’ottima occasione per rinfrescare le conoscenze su questo mio illustre conterraneo: già nel 1999, infatti, ero a Catanzaro quando il capoluogo celebrava il tricentenario della morte dell’artista con la mostra “Mattia Preti, il Cavaliere Calabrese“, presso il complesso monumentale del San Giovanni. Ora, se vi siete persi la mostra di Taverna (che chiudeva il 21 aprile), vi conviene valutare l’opportunità di fare un salto a Malta, dove l’esposizione di opere provenienti da vari luoghi (dal Prado di Madrid al Louvre di Parigi, dal Museo di Capodimonte di Napoli alla Pinacoteca di Brera di Milano, dai Musei Vaticani agli Uffizi di Firenze) si trasferisce dal 4 maggio al 7 luglio.
Come una stella, solo che l’abbiamo fatta noi
Ho appena visto passare, sopra il cielo di casa mia, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Ad occhio nudo, nient’altro che una stella che in circa 5 minuti attraversa tutto il cielo, passando agilmente tra la costellazione di Orione e il pianeta Giove. Eppure gurdare quella stella, sapendo che si tratta di un laboratorio scientifico di 450 tonnellate, abitato da un equipaggio di astronauti, che ruota intorno al pianeta ogni ora e mezza, mi ha fatto pensare: ho pensato che noi uomini abbiamo fatto (e continuiamo a fare) cose straordinarie e impensabili… e poi brancoliamo nel buio quando si tratta di mettere d’accordo un po’ di persone e (per esempio) formare un governo.
Stasera, vado a letto con un grande “boh!”…