Come potete notare dal countdown qui a destra, mancano 15 giorni all’uscita della nuova versione di Ubuntu. Come da programma ufficiale, infatti, il 29 aprile sarà disponibile per il download il Sistema operativo Ubuntu 10.04 LTS (dove 10 e 04 sono, rispettivamente l’anno ed il mese di rilascio), nome in codice “Lucid Lynx” (che segue alfabeticamente le versioni aggettivo-animale Jaunty Jackalope e Karmic Koala). La sigla LTS sta per Long Time Support (supporto a lungo termine): come si vede nel grafico qui accanto, le versioni LTS escono ogni due anni (anzichè ogni 6 mesi) e garantiscono aggiornamenti costanti per 3 anni (anzichè i 18 mesi delle versioni intermedie). Insomma, l’appuntamento del prossimo 29 aprile è l’ideale per chi voglia tentare un primo approccio con il mondo Linux, senza i timori che tipicamente accompagnano chi ha sempre vissuto il computer in ambiente Windows.
I motivi per passare a Ubuntu sono innumerevoli: innanzitutto, si tratta di un sistema operativo completamente gratuito ed aperto, sviluppato da una comunità di persone preparate che, in tutto il mondo, usano il computer per lavoro, svago e passione. A differenza di altre versioni di Linux, poi, Ubuntu risulta estremamente facile da installare, configurare ed aggiornare, anche per gli utenti meno esperti. Scaricato il DVD di installazione, si può provare il nuovo sistema operativo senza apportare alcuna modifica al proprio PC (avviandolo in modalità “live”) o seguire la procedura di installazione. Dopo un periodo di spaesamento, il nuovo sistema mostrerà tutte le sue potenzialità: interfaccia grafica semplice e gradevole, suite di programmi preinstallati per le operazioni di tutti i giorni (elaborazione testi, fogli di calcolo, navigazione internet, editing di immagini), possibilità di installare un numero impressionante di programmi (ovviamente gratuiti) in maniera semplice, aggiornamento del sistema semplice ed efficiente (non bisogna neanche riavviare il computer, dopo!).
Purtroppo, sono molti anche i buoni motivi per non passare a Linux: problemi di configurazione per qualche periferica hardware (schede audio, stampanti, ecc..), necessità di usare dei programmi che funzionano solo su Mac e Win (come Photoshop o AutoCAD), impossibilità di installare la maggior parte dei videogiochi (anche se questo, per me, era uno dei motivi per passare a Linux..).
In realtà, molti di questi motivi si potrebbero superare facilmente: le incompatibilità sono ormai ridottissime, i programmi alternativi sostituiscono egregiamente tutti i software proprietari, grazie alla virtualizzazione dei sistemi operativi è semplicissimo eseguire Windows in una finestra di Ubuntu, i siti web specializzati contengono un’infinità di manuali, guide e forum per la risoluzione di qualsiasi problema (anche per gli utenti meno esperti).
Insomma, vale la pena almeno di provarlo: i meno esperti scopriranno che esiste una alternativa semplice ed efficiente all’utilizzo del computer, mentre i più “smanettoni” proveranno l’ebbrezza, finalmente, di avere il pieno controllo del proprio computer! Come si dice in questi casi: provare per credere..
Pagliaccio
Ciao Marco..proprio interessante il tuo blog!che razza di commenti deficienti ti hanno postato..tu vai per la tua strada..leggere i tuoi articoli mi riempie di cultura!
Tu est très gourmand…
Como se suele decir en estas situaciones: a intentarlo …
Ciao a tutti! Vedo che il blog comincia ad avere un seguito.. Grazie (soprattutto al mitico burlone di Antonio, ti voglio bene). Giusto per non iniziare col piede sbagliato, mi sono visto costretto ad eliminare i commenti che contenevano parolacce.. Lo scherzo e’ bello quando lo si sa fare! 😀